Oggi avrei voluto parlarvi della Consulenza Finanziaria Indipendente o Fee Only o Autonoma, ma vado oltre e parliamo di CONSULENZA PATRIMONIALE. Era il 2009 e dopo quasi 20 anni ho lasciato l’ovattato mondo bancario, stanco delle quotidiane politiche di budget commerciali e del conflitto di interessi che mi vedeva obbligato a vendere prodotti cari e inefficienti a clienti affezionati.
Decisi di lavorare veramente per e nell’interesse del cliente, il mio reale datore di lavoro, colui che mi paga e a cui devo rendere conto. In origine il mio obiettivo era diventare un vero consulente indipendente, o autonomo o fee only e questo fino al 2018, quando la figura dei consulenti autonomi è stata ufficializzata dalla nascita del nuovo albo.
Ma questo non mi bastava più, da quel momento sono voluto andare oltre, mi sono reso conto che la discriminante non doveva essere il modo un cui eroghi il servizio (consulente con mandato o autonomo) ma l’oggetto della tua consulenza: IL PATRIMONIO nella sua accezione più completa.
Il consulente patrimoniale persegue logiche di Pianificazione Patrimoniale per obiettivi di vita, mappa aree che attengono alla persona, alla famiglia, al patrimonio (sia finanziario che reale), ma anche all’azienda. Gestisce gli attivi ma anche i passivi del cliente e dell’imprenditore. Si concentra sugli obiettivi ed i bisogni del suo cliente più che sulle sole performance del portafoglio finanziario.
Il Patrimonio inoltre va costruito e gestito, ma anche tutelato e trasmesso agli eredi. È evidente come tale consulenza sia davvero globale, “olistica” è quasi naturale che venga erogata da un team di professionisti con competenze economiche, finanziarie, fiscali, legali, umanistiche e relazionali.
Io mi definisco un Angelo Custode Finanziario, tra i miei obiettivi c’è anche quello di fare cultura ed educazione finanziaria e per dirlo con le parole della Proff.sa Lusardi: “il fine è anche quello di creare quel benessere finanziario che regala una maggiore serenità a tutta la famiglia”.
Mauro Vanzini